Piralide del Mais – Nebulizzatori Pneumatici con Carica Elettrostatica

Per i produttori agricoli si fa sempre più serio il problema della lotta contro la piralide del mais, insetto che può causare perdite di prodotto fino a 35 q/ha.

Significativo a questo proposito il fatto che si sono moltiplicati i casi in cui i tradizionali metodi applicativi degli agrofarmaci, quali le barre irroratrici anche con manica d’aria non hanno dato i risultati attesi per quanto riguarda sia l’integrale abbattimento del fitofago sia la totale eliminazione di micotossine da esso provocate nel prodotto finale.

Martignani, leader nella tecnica dei trattamenti a basso volume, ha al suo attivo una serie di esperienze che hanno dimostrato una totale efficacia dei trattamenti con 50-100 l/ha anche contro la piralide.

Già 10 anni fa una multinazionale del settore maidicolo adottò con ottimi risultati un nebulizzatore Martignani mod. Albatros, un’evoluzione con carica elettrostatica della prima barra pneumatica presentata sul mercato (medaglia d’oro a Verona nel 1975). In seguito diverse imprese agromeccaniche hanno ottenuto pari risultati con i modelli Martignani della serie Phantom con diffusore a cannone nelle versioni B-612 Major (gittate fino a 45-50 m effettivi) e B-819 Master (gittate fino a 55-60 m effettivi).

Uno dei fattori tecnici cui è dovuta la superiore efficacia del sistema pneumatico Martignani Electrostatic Spray System anche nella lotta alla piralide, oltre a quelli peculiari già noti alle migliaia dei suoi utilizzatori dell’agroalimentare internazionale, è costituito dalla carica elettrostatica delle microgocce (1981) che, creando un campo di attrazione tra queste e la vegetazione, garantisce massima copertura e massima uniformità di deposito (le goccioline cariche di elettricità dello stesso segno non possono mai confluire fra di loro).

La categoria dei contoterzisti è oggi la più vocata all’impiego del più potente nebulizzatore B-819 Master in quanto, in un tipo di trattamento che esige massima efficacia e massima tempestività di intervento, trattare con 50 l/ha 20 ettari con ogni pieno da 1.000 l, con gittate di 55-60 m anche in controderiva e una produttività di 5 ha/ora (40 in 8 ore), rappresenta l’investimento col più alto ritorno economico, a confronto con cannoni minori ad aeroconvezione, che garantirebbero risultati analoghi con gittate fino a 35 m, trattando a 450 l/ha solo 1,33 ettari con ogni pieno da 600 l e circa 10 ha in 8 ore.

Martignani e la piralide del mais

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